7 Febbraio 2022

IL CENTRO DESTRA È MORTO (E IL CENTRO NON ESISTE)

Il centro destra è morto. Berlusconi l’ha prima creato e poi distrutto. Dopo aver benedetto le truppe salpate baldanzose sulla corazzata agli ordini del capitano Salvini con rotta Quirinale, il Cavaliere ha permesso che alcuni dei suoi, insieme a gruppetti annessi e connessi, abbandonassero frettolosamente la nave alla prima mareggiata per trovare sicuro rifugio su quella nemica. E così il povero Salvini è stato costretto ad invertire la rotta per evitare di infrangersi sugli scogli.

Manovra che non è piaciuta a Giorgia Meloni, che è sempre stata leale, coraggiosa e coerente e che non accetta inciuci di sorta, a prescindere.

La leader di Fratelli d’Italia però sbaglia ad accusare Salvini perché lui è un capitano, non un generale. Ai capitani puoi chiedere di combattere eseguendo gli ordini e non di districarsi in mezzo a furbacchioni come Renzi, trasformisti come Casini, galleggianti come Tajani e traditori di ogni risma.

La lezione che la realtà ci consegna è che Forza Italia e gruppetti vari che si definiscono di centro, non accettano l’idea di non essere più loro a guidare il centrodestra.

E così, una volta fallito il progetto di portare Berlusconi al Quirinale per la forte opposizione preventiva dei partiti di centrosinistra, non hanno avuto più interesse a tirare la carretta. Cui prodest, si sono chiesti?

Questi signori non hanno però capito che il centro sinistra non permetterà mai che siano altri a governare il Paese. E ciò a prescindere che sia Berlusconi, Salvini, Meloni o chiunque altro a guidare la coalizione. Prima c’è stato Berlusconi nel mirino dell’artiglieria mediatica di sinistra, poi Salvini ed oggi anche Giorgia Meloni.

Se ieri Berlusconi è stato accusato per i suoi conflitti di interesse, leggi ad personam, connivenze mafiose e bunga bunga, oggi Salvini, e soprattutto Meloni, vengono semplicemente liquidati come fascisti. Punto.

Prima domanda. Come mai Salvini e Meloni sono accusati di fascismo oggi che hanno raggiunto insieme quasi il 40% dei voti e non ieri, quando messi insieme non raggiungevano il 10% dei consensi?  Dove sono finite le accuse a Berlusconi? Forse il tanto odiato Cavaliere è diventato di colpo potabile, ora che ha perso molti consensi?

Seconda domanda: Berlusconi, Tajani, Toti, Lupi ed altri sono davvero convinti che senza Salvini e Meloni la coalizione dei partiti centristi sarebbe elettoralmente più forte e politicamente più accettabile?

Questi signori hanno capito o no che in politica il centro non esiste?

Il centro potrebbe esistere solo se destra e sinistra fossero equidistanti dal punto centrale, occupando quello spazio più o meno grande lasciato libero dai due estremi. Diversamente, con un punto centrale spostato più a destra avremo un centro destra e con uno più spostato a sinistra avremo un centro sinistra, mai un vero centro. A meno che per centro non si intenda quello spazio paludoso e senza identità, come tale qualunquista (Francia o Spagna basta che se magna, come diceva Guicciardini 400 anni fa).

L’elettorato di centro destra è un magma in movimento. Esso premia a volte un partito, a volte un altro partito della stessa coalizione, ma il totale dei voti del centro destra sostanzialmente non cambia. I voti persi da Forza Italia sono andati a finire soprattutto alla Lega e poi man mano dalla Lega a Fratelli d’Italia. E lo stesso vale per il centro sinistra. Magari domani potrà esserci una migrazione inversa. L’importante è che la coalizione cresca nel suo insieme.

Ma una coalizione non cresce definendosi di centro, di destra o di sinistra. ma grazie a proposte e leadership credibili, coraggiose, non ondivaghe. Dunque ci vogliono idee e uomini illuminati, ci vogliono degli statisti, dei protagonisti e non delle comparse di cui purtroppo abbonda il nostro panorama politico. Tutto il resto è geografia, è convenzione topografica, non è politica.

Raffaele Avallone

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